Saluto al Papa in occasione dell’Udienza per il Convegno Nazionale «Sovvenire»

Padre Santo, grazie. Oggi riceve una parte importante, spesso la meno considerata, della nostra Chiesa in Italia. È il servizio per la promozione del suo sostegno economico. Aiutano a “sovvenire”, a cercare il sostegno per le nostre attività quando, in realtà, molti pensano che abbiamo tanto e che tutto sia dovuto, scontato. Rischiamo di pensare come i ricchi, con l’inganno delle ricchezze, e quindi di amministrare male. Perché quando si è ricchi senz’amore e senza ricordarci di quanto amore ci è affidato, si diventa stolti. Loro ci ricordano che amare questa Chiesa significa anche chiedere, darsi da fare perché provveda a se stessa, come fanno i poveri.

Per questo, a volte, sono accompagnati da una certa sufficienza. Li ringrazio di cuore, ad iniziare da Mons. Negro, Presidente della Commissione Sovvenire, Mons. Testore, Presidente dell’Istituto Centrale di Sostentamento del Clero, Massimo Monzio Compagnoni, Direttore del Servizio Promozione del sostegno economico della Chiesa in Italia, e ringrazio anche quanti con tanto impegno e competenza portano avanti questo grande servizio, ricordano alla Chiesa di sostenersi,  che quello che ha serve per chi non ha, che dobbiamo amministrare bene e soprattutto, come i poveri, cercare sostentamento non per accumulare ma per donare di più! Il tema che hanno scelto è bellissimo: “Avevano ogni cosa in comune”. E sappiamo come nella prima comunità nessuno era povero, proprio per questo. La condivisione e la solidarietà non tolgono, moltiplicano. Ed è un servizio di comunione ecclesiale perché ognuno raccoglie per tutti. Ecco, cercano di ricordarci questo e noi li ringraziamo e ringraziamo Lei, Padre Santo, perché ci accoglie e non si stanca di incoraggiarci a sovvenire perché tanti poveri possano trovare questa madre che vuole prendere in carico le loro necessità.

Sala Clementina del Palazzo Apostolico - Vaticano
16/02/2023
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