Veglia Mariana animata dalla Pastorale Giovanile

Maria ha pochi mezzi e sceglie la vita. La vita non si vende e non si compra, si accoglie e si ama. Maria è in una condizione difficile, senza sicurezze e sceglie la vita. La vita si difende, si dona, non si consuma. Maria non è certo una dei grandi di questo mondo, con “molti mezzi per scarsi e rachitici fini” e sceglie la vita. La vita è degli umili, dei piccoli, di chi si fa innalzare dall’amore e non dall’orgoglio o dall’esibizione di sé. E’ giovane e diventa grande, ma grande per davvero, non perché si impone, comanda, pensa a sé, scimmiotta qualcuno, brucia esperienze, ma perché compie le cose grandi dell’amore. Dice di sì e dice di sì perché crede nella Parola, sente che è Parola di amore, che non è una vaga promessa ma che si compie, si realizza, diventa realtà. Altrochè sentimenti vuoti e fuori dalla storia! Questa è la forza di Maria. Vorrei che anche noi, oggi, come avvenne ad Elisabetta, davanti a lei che ci viene incontro e compie il primo passo verso gli altri, andiamo verso di lei e sussulti dentro di noi la speranza, la serena e ferma scelta della vita. Anche noi, come Elisabetta, vogliamo dire a Maria, a questa madre che si trova gioia, gioia vera e piena, nel credere alla parola di Dio e al suo amore. Non stiamo bene quando non crediamo a niente perché corriamo dietro a tutto o quando tutto diventa come un spettacolo per uomini ridotti a spettatori o a protagonisti solo nella propria isola. No. Beata è chi crede che la parola diventa realtà, che la speranza non è illusione, che il sogno di Dio diventa carne, cioè vita, che posso donare la vita per gli altri e che questo cambia il mondo. Sentiamo dentro di noi nascere tanta speranza, che ci libera dalle pietre della rassegnazione: la pietra del “lasciare perdere”, del “non serve a niente”, del “non è mio problema”, del “è troppo difficile per me”. Nulla mancherà a Maria, anche se la sua anima sarà trafitta da una spada. Si fida come può essere solo nell’amore. Io sono per te e tu per me, come una parte della mia persona.
Maria si affida a Gesù, ma Dio è il primo che si fida di lei e questa “grazia” suscita “grazia”. Chi ha più fiducia di tutti è Dio che si fa uomo e la Chiesa che affida noi la Parola che Dio le ha consegnato. Non dobbiamo imbrogliare, cercare profili tarocchi, dire parole per compiacere qualcuno, per esibirsi, per credersi o fare credere quello che non si é. Vogliamo come Maria dire sì alla vita e non alla morte, alla cultura di morte che è quella della violenza, della chiusura del cuore, delle parole rozze verso chi è debole, senza pietà, ignoranti. L’indifferenza ci fa guardare il mondo da lontano come se il mondo fosse un problema di altri. Maria dice sì e non è certo passiva o rassegnata. Non dice, ricorda Papa Francesco “vediamo cosa succede”, in maniera passiva, fatalista. Quando facciamo così,’ al primo problema finisce tutto. Vediamo quello in cui crediamo e vediamo quello che ci mostra il Vangelo, il suo amore che c apre gli occhi su di noi e sul mondo. Quando amo qualcuno non perdo tempo; quando ho qualcosa da fare mi sembra tanto sciocco il mondo con le sue chiacchiere vane, con le occasioni sciupate! “Era decisa, ha capito di cosa si trattava e ha detto “sì”, senza giri di parole”. Noi spesso pensiamo che il Signore parli ad altri o parli solo ad una parte della nostra vita, che so, come per farci fare i compiti per scuola, importanti certo, ma che appena posso smetto e che non sono tutta la nostra vita. No, Dio parla al cuore e lo riempie di amore, di fiducia in noi, di amore da donare al prossimo perché crediamo nell’amore e usiamo quella forza che ci ha messo nel cuore per combattere la tanta, troppa solitudine che c’è nel mondo vecchio. C’è tanto rifiuto della vita perché c’è tanto individualismo e c’è poca comunità. Come Maria andiamo incontro agli altri con fiducia, portando con noi Gesù e vedremo tanta speranza sussultare dentro coloro che cercano la gioia. Quante persone che nessuno ascolta o prende sul serio! Quanti aspettano la visita di amicizia, di parole di tenerezza, di speranza. Facciamo amicizia con tutti, facciamo noi il primo passo per andare incontro a tutti. L’amore suscita amore.
Maria, donna dell’ascolto, rendi aperti i nostri orecchi perché ascoltiamo la Parola del tuo Figlio Gesù tra le mille parole di questo mondo e diciamo di sì al suo comandamento dell’amore.

25/05/2019
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