Un'iniziativa dell'Alto Comitato per la fratellanza umana

A Castelfranco preghiera interreligiosa contro la pandemia

Insieme al sindaco, i rappresentanti della comunità cristiana e islamica

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CASTELFRANCO EMILIA – E’ stata una giornata di preghiera, digiuno e invocazione all’unico Creatore da parte dei fedeli di tutte le religioni quella di giovedì 14, accogliendo l’appello dell’Alto Comitato per la fratellanza umana e di papa Francesco. Anche il cardinale Zuppi ha fatto propria l’iniziativa, che ha avuto a Castelfranco Emilia uno dei suoi momenti di svolgimento nella sala consigliare del paese. Il momento di riflessione ha visto la partecipazione – fra gli altri – del sindaco Giovanni Gargano e del parroco Remigio Ricci, insieme col responsabile della locale comunità islamica Bassem Ben Salah.

“L’appello che stasera parte da qui – ha detto il sindaco – è quello all’unione. La domanda di tutti è la medesima, la fine della pandemia, e insieme dobbiamo rispondere cercando di superare anche le altre infezioni che questo virus pare provocare. Fra esse quelle che minano la sfera delle relazioni umane”.

L’intervento del parroco, don Remigio Ricci, si è invece mosso dal ricordo della storica firma del documento sulla fratellanza umana di un anno fa. Era infatti il 4 febbraio 2019, quando papa Francesco e il Grande imam di al-Azhar siglarono il documento ad Abu Dhabi. “La fede porta sempre il credente a vedere nell’altro un fratello – ha detto don Ricci -. Oggi avvertiamo tutti, indistintamente, questa realtà in maniera lampante. Dei passi devono ancora essere fatti ma, intanto, possiamo affermare di aver visto tanti esempi di fratellanza e solidarietà in questo tempo così come tanta fede nelle famiglie e nella comunità”.

Un ringraziamento, quello rivolto a quanti si sono particolarmente spesi per il bene altrui nell’ultimo periodo, fatto proprio anche dal responsabile dell’Associazione culturale islamica. “Accogliamo ancora una volta l’appello alla speranza del Papa – ha detto -, bisognosi di riprendere le nostre vite in una società basata sul rispetto e la solidarietà”.

Marco Pederzoli

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