La mattinata si è aperta con la riflessione di don Mario Fini ed è proseguita con la Messa celebrata dal Vicario Generale, monsignor Stefano Ottani
Nel giovedì prossimo alla festa liturgica della dedicazione della cattedrale, che ricorre il 23 ottobre, i presbiteri diocesani si riuniscono per una mattinata di riflessione spirituale e di preghiera.
La riflessione è stata offerta da don Mario Fini, già docente alla Facoltà Teologica, sulla realtà della Chiesa, prendendo ispirazione da alcuni passi del Vangelo secondo Matteo. Assente l’Arcivescovo impegnato fino a fine mese con i lavori del Sinodo, la concelebrazione è stata presieduta da mons. Stefano Ottani, vicario per la sinodalità, mentre mons. Giovanni Silvagni ha letto un messaggio del Cardinale: “Al Sinodo – scrive l’Arcivescovo – stiamo parlando dell’esercizio dell’autorità nella Chiesa, di quell’indispensabile, penso, rapporto tra primato, collegialità nell’ordine e sinodalità. Credo che il ministero di ognuno troverà valore e riscoprirà la sua importanza nella passione missionaria e nella costruzione della Familia Dei, nostra madre e nostra casa”. “È un tempo di tanta sofferenza, solitudine e fragilità, – prosegue Zuppi – di poche visioni e di persone ridotte a cose, di apocalissi personali e universali.
È proprio in questo tempo che possiamo comunicare il Vangelo di Cristo, costruire case dove tanti possano vedere la sua presenza come i due discepoli di Emmaus e sentire di nuovo ardere il cuore nel petto”. Viviamo un’ora grave della storia, – ha detto mons. Ottani – e ci è offerta una pausa di riflessione per avere luce e per comprendere cosa dobbiamo fare in questo mondo che sembra esplodere: una prima indicazione è il nostro convenire insieme per contemplare il mistero della Chiesa guidati dalla Liturgia e dalla riflessione. Durante la mattinata sono state anche condivise notizie e informazioni che giungono dalla Terra Santa dalle comunità della Piccola Famiglia dell’Annunziata.
