BOLOGNA- In merito alla celebrazione delle esequie a partire da lunedì 4 maggio la Segreteria dei Vicari generali dell’arcidiocesi di Bologna rimanda all’ultima lettera del Segretario Generale della Cei (datata 2 maggio 2020) con una importante precisazione riguardo la partecipazione dei fedeli ai funerali.
Mentre si ribadiscono tutte le precauzioni da adottare – tra cui il richiamo da parte dei parroci all’obbligo di restare a casa per chi ha una temperatura corporea superiore ai 37,5° o presenta sintomi influenzali o è stato a contatto con persone positive al Sars-Cov-2 – non è più necessario il rilevamento della temperatura ai partecipanti attraverso termoscanner o termometri digitali.
1) Nota del Ministero degli Interni (Esequie, indicazioni Ministero Interno, 30 aprile 2020)
2) Nota complementare della CEI (Esequie, nota complementare, 30 aprile 2020)
«Per la nostra Arcidiocesi stiamo preparando specificazioni e indicazioni operative, – aveva scritto monsignor Silvagni – che verranno inviate entro pochi giorni, anche per aiutare a dotarsi dei dispositivi necessari. Chi non si trovasse in condizione di ottemperare alle indicazioni già date, declini la richiesta di celebrazioni funebri. Sarebbe auspicabile che da subito i moderatori insieme ai confratelli individuino per ogni zona pastorale almeno un luogo adeguato alle esigenze espresse nelle due note, ove poter compiere la liturgia esequiale».