Al termine della Liturgia domenicale

Il Cardinale visita i profughi ucraini

Nella Parrocchia grecocattolica di San Michele

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BOLOGNA – Una visita breve, ma piena di calore, nella chiesa di San Michele dei Leprosetti, ad un nutrito gruppo di profughi provenienti dall’Ucraina, soprattutto bambini con le loro mamme.

Il Cardinale Matteo Zuppi ha raggiunto la parrocchia greco-cattolica al termine della Divina Liturgia domenicale, celebrata da don Mykhaylo Boiko e ha rivolto un saluto alla comunità che ha visto in poche settimane raddoppiare il numero dei suoi fedeli, a causa dei numerosi profughi che hanno dovuto abbandonare il paese in guerra.

«Siamo contenti che questi bambini siano qui – ha detto il Cardinale – li sentiamo figli nostri, fratelli nostri. La loro presenza è un grande segno non solo di accoglienza, ma anche di speranza, per il futuro. Speriamo presto che l’Ucraina guarisca dalla malattia della guerra, ha detto ancora l’Arcivescovo, una malattia terribile che produce – voi lo sapete – tanti frutti di morte e di sofferenza, una malattia terribile che poi prende anche il cuore di tutti e poi produce odio, produce cattiveria, produce violenza. Noi non sappiamo quando finirà. Vogliamo che finisca quanto prima, che finisca subito, perché ogni minuto, ogni ora che passa genera qualche sofferenza in più. Per questo pregheremo insieme e faremo di tutto perché presto possa venire la Pasqua che è la pace».

I bambini hanno donato al Cardinale i loro disegni che esprimono i loro desideri per la pace nel loro paese e l’Arcivescovo ha donato a tutti un graditissimo coniglietto di cioccolata.

Al termine dell’incontro, l’Arcivescovo ha esortato la parrocchia greco-cattolica ad essere vicina spiritualmente ai profughi e ha offerto la disponibilità di spazi per attività pastorali con i bambini così numerosi.

La Chiesa greco-cattolica in Italia ha deciso di adeguare il suo calendario liturgico a quello prevalente, per cui celebreranno la Pasqua nella stessa domenica in cui la celebra la Chiesa latina, domenica 17 aprile.

Alla Via Crucis cittadina lungo la salita dell’Osservanza saranno proposte le meditazioni composte dal parroco ucraino, mentre la celebrazione principale della domenica di risurrezione, sarà ospitata nella cattedrale di San Pietro, con l’invito esteso a tutti gli Ucraini che dimorano provvisoriamente nel nostro territorio.

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