Mercoledì 28 giugno

Bologna accompagna la Visita del Cardinale in Russia

La preghiera del Rosario in Cattedrale e in Piazza Nettuno un momento civico di raccoglimento proposto dal "Portico della pace"

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Seconda tappa dell’incarico speciale affidato dal Santo Padre al Cardinale Zuppi, nella triste e dolorosa vicenda della guerra in Ucraina.

L’Arcivescovo ha raggiunto Mosca per una visita di due giorni. Lo scopo principale della visita è quello di “incoraggiare gesti di umanità che possano aiutare a trovare una soluzione all’attuale tragica situazione e modi per raggiungere una pace giusta”. I Vicari generali della diocesi hanno convocato un momento di preghiera in Cattedrale, che si è tenuto mercoledì sera con la recita del Santo Rosario: “Accompagneremo – si legge nel comunicato – con la nostra preghiera e con gesti di pace, in una comune coscienza civile ed ecclesiale, la visita che il Card. Zuppi sta facendo in queste ore a Mosca, dopo essere stato a Kiev, e ringraziamo il Papa per la fiducia accordata al nostro Arcivescovo.

Nel momento di raccoglimento e nella preghiera del Rosario vogliamo così esprimere la nostra partecipazione e pregare per la pace in Ucraina e nel mondo”. Anche la CEI ha invitato i credenti alla preghiera, mentre i Vescovi dell’Emilia-Romagna che si trovano insieme in questi giorni per gli esercizi spirituali hanno espresso il loro sostegno al Cardinale. Numerosi fedeli si sono riuniti in Cattedrale per la preghiera del Rosario, al termine del quale è stato rinnovato l’atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria dell’Ucraina e della Russia, voluto da Papa Francesco all’inizio del conflitto.

In modo significativo, la preghiera si è tenuta davanti all’Icona della Madonna Vladimirskaja, Madonna della Tenerezza, che fu donata dal Patriarcato di Mosca alla diocesi di Bologna nel 1999, quando venne inviata alla Cattedrale patriarcale una copia della nostra Madonna di San Luca. In modo molto significativo, pochi istanti prima del Rosario, il Cardinale aveva fatto arrivare da Mosca uno scatto che lo ritraeva in preghiera davanti all’originale della Madonna Vladimirskaja, custodita nella Chiesa di San Nicola in Tolmachi della Galleria Tret’jakov di Mosca. L’icona dipinta a Costantinopoli raggiunse la città di Kiev nel 1130, per poi essere trasferita nella cattedrale di Vladimir e in seguito a Mosca. L’Icona viene tradizionalmente riferita all’evangelista Luca ed inaugura il modello della Eleusa (Tenerezza): l’abbraccio della Vergine Maria e del Bambino esprime il pieno amore divino e il sacrificio del Salvatore per la salvezza dell’umanità.

Intanto Mercoledì sera a Bologna, prima della preghiera in Cattedrale si era tenuto in Piazza Nettuno un momento di riflessione.

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Qui la fotogallery a cura di Antonio Minnicelli ed Elisa Bragaglia

 

 

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