BOLOGNA – Il vicario generale per la sinodalità è intervenuto alla tre giorni del clero a proposito della revisione dei vicariati.
Accanto a numerose conferme della struttura vicariale precedente, l’aspetto più eclatante è la costituzione del Vicariato delle Valli del Reno, Lavino e Samoggia, che si estende da Marzabotto a Bazzano, avendo individuato nella città di Casalecchio il centro verso il quale converge tutta la viabilità. In linea di massima si è seguito come criterio che il vicariato comprendesse Zone pastorali omogenee, secondo le categorizzazioni di Centro, Cintura periferica, Pianura e Montagna.
Dal quadro generale emerge sempre più chiaramente che il vero soggetto della progettazione e della elaborazione pastorale è la zona pastorale; il Vicariato si pone accanto alle Zone non come un ulteriore soggetto, ma come struttura leggera a supporto del ministero dei sacerdoti – con gli incontri formativi mensili, l’attenzione ai confratelli e l’aiuto reciproco – e anche come luogo di aiuto, confronto, collegamento per i moderatori delle zone pastorali e per i referenti dei vari settori.
Entro il mese di gennaio, è stato chiesto a tutti i sacerdoti di inviare all’Arcivescovo la segnalazione del nome di un confratello ritenuto idoneo a svolgere il servizio di vicario pastorale.
Qui l’articolo su Bologna 7 citato nel video con il testo del decreto.