Un momento di sosta durante il tempo quaresimale pregustando la Pasqua di Cristo. È questa l’idea che ha stimolato la creazione della mostra di icone contemporanee, aperta domenica 17 marzo nei locali adiacenti alla chiesa di Galeazza. Sono visibili diciotto icone di varie dimensioni di tre iconografi, invitati dalle suore Serve di Maria e dalla commissione che promuove iniziative spirituali e culturali del centro don Ferdinando Baccilieri.
Introducendo la mostra, uno degli iconografi, Sebastiano Tarud, ha detto che «l’icona non è un santino, legato più all’emozione, ma un’opera di relazione e di preghiera. Tutto nasce dal volto di Cristo, rappresentabile perché Gesù si è incarnato, e ci parla delle cose più importanti della nostra fede: la sacra scrittura, il magistero e la tradizione». L’iconografo Frate Bruno Wilson, presentando le sue opere, ha aggiunto che l’icona non è una pittura normale, ma una scrittura nella preghiera, è una comunicazione col divino. È una preghiera che si esprime in uno sguardo.
L’icona parla da sola, ti comunica vita. Suor Norberta Sandri, priora delle serve di Maria, ha definito la mostra un momento di sosta durante il cammino verso la Pasqua, un momento di incontro e preghiera diverso, attraverso la scrittura, l’immagine, la musica. Queste immagini rappresentano quanto, giorno per giorno, si tenta di vivere attraverso la parola di Dio, l’eucaristia e la condivisione fraterna. La mostra sarà aperta fino al giorno di Pasquetta, primo aprile.