Santi Bartolomeo e Gaetano

Messa per Tancredi e per coloro che sono morti per la vita di strada

Nel ricordo di Tancredi, scomparso dieci anni fa, di Modesta e di chi ha perso la vita a causa della povertà

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BOLOGNA – Comunità di Sant’Egidio di Bologna ricordato chi ha lasciato questo mondo a causa della povertà e della durezza della vita in strada.

Sabato 25 febbraio 2023  l’arcivescovo Zuppi ha presieduto l’annuale celebrazione nella basilica dei Santi Bartolomeo e Gaetano in ricordo di Paolo Baccarini, conosciuto come Tancredi, scomparso dieci anni fa, di Modesta e altre persone che hanno perso la vita negli ultimi anni a causa della povertà che li ha costretti a vivere come senzatetto.

Hanno concelebrato oltre a monsignor Stefano Ottani, vicario generale e parroco, fra Giampaolo Cavalli, direttore dell’Antoniano, don Mario Zacchini, parroco di Sant’Antonio di Savena e altri sacerdoti e religiosi. Ogni vita perduta è stata omaggiata con l’accensione di una candela, simbolo della luce che vince le tenebre, e con un ricordo floreale.

Nell’omelia il Cardinale ha ricordato con forza che «non esiste famiglia di Dio se non si stringe un legame di amicizia con tutti i fratelli più piccoli e più poveri, i quali hanno un grande valore nascosto». «Il legame di amicizia forte con i fratelli più piccoli – ha proseguito – significa essere amici del Signore. La fraternità, raccontata nei testi di Matteo, è quella che realmente ci unisce e diventa Eucaristia. Si può intendere meglio il contrario, ma è vero anche che dalla fratellanza nasce quell’Eucaristia che è il servizio ai più poveri.

L’Eucaristia ci unisce perché mangiamo tutti lo stesso pane d’amore che il Signore ci ha offerto». «Ricordiamo Tancredi e Modesta e tanti fratelli più piccoli di Gesù come la nostra famiglia -ha detto ancora l’Arcivescovo -. E’ necessario apprezzare il povero nella sua bontà propria, con il suo modo di essere; mi fa venire in mente un verso della canzone di Lucio Dalla “a modo mio avrei bisogno di carezze anch’io”.

Bisogna seguire gli altri semplicemente per amore. Solo attraverso una vicinanza reale e cordiale è possibile che i poveri sentano in ogni comunità cristiana la loro casa. Ringraziamo il Signore per aver reso sempre più “casa” le nostre comunità: è per questo che siamo qui, per continuare lo sguardo contemplativo di Maria, sorella di Marta». La celebrazione è stata intensamente partecipata in quanto molti fedeli conoscevano la condizione di persone come Tancredi e sono diventati loro amici semplicemente per la scelta di donare e aiutare, come anche sostenuto da Papa Francesco «è necessario farsi poveri per i poveri». Al termine della celebrazione si è svolto un pranzo comunitario offerto dal Ristorante Diana.

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