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Primavera vocazionale nella Provincia di San Domenico

Il Provinciale, fra Daniele Drago: «Tanti giovani trovano nei nostri conventi la loro casa»

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«Tanti giovani trovano nei nostri conventi la loro casa». Lo afferma il Provinciale, fra Daniele Drago

Una inedita fioritura vocazionale. Il quotidiano cattolico Avvenire ha dedicato la sua attenzione mercoledì all’Ordine dei frati domenicani, in particolare alla provincia San Domenico, che comprende tutto il nord Italia e ha come avamposto la missione in Turchia: una primavera vocazionale che vede il constante ingresso di giovani che decidono di spendere la loro esistenza come religiosi e sacerdoti. A parlarne con Filippo Rizzi di Avvenire è il superiore provinciale fra Daniele Drago che rileva come ogni anno contano su una media di sette giovani che decidono di vestire l’abito bianco e nero di San Domenico.

Nei 14 conventi che compongono la provincia religiosa sono così più di 40 i frati in formazione, che hanno portato per la prima volta l’età media dei frati a 55 anni, con un tasso di crescita superiore a quello dei decessi. La piccola provincia nord-italiana dell’Ordine è così la seconda per numero di vocazioni dopo la Polonia. I nuovi frati, rileva padre Drago, “hanno alle spalle vite che sono lo «spaccato reale della nostra società», dove spesso il senso di Dio non fa più parte di un alfabeto condiviso né a scuola né tra le mura domestiche. «Molti di loro provengono da famiglie ferite e con un retroterra non più cattolico come esisteva nel Novecento. Nonostante questo trovano nei nostri conventi la loro casa, la loro patria interiore, dove sperimentano il rispetto per le loro inclinazioni carismatiche”. In questa ripresa vocazionale padre Drago sottolinea poi l’importanza «dell’ascolto, della preghiera, della vita comunitaria, lo studio in modo attuale del nostro Tommaso d’Aquino, quello che io definirei “tomismo creativo; della compresenza nei nostri conventi, in modo proporzionato, da giovani frati e confratelli più anziani ed esperti».

La memoria corre alla sosta orante compiuta da Papa Francesco presso l’arca di San Domenico il 1 ottobre 2017, quando il pontefice si raccolse in preghiera e scrisse di suo pugno questa testimonianza: “Ho pregato per l’Ordine dei predicatori. Ringrazio il Signore per tutto il bene che i suoi figli fanno alla Chiesa e ho chiesto come regalo un notevole aumento delle vocazioni”.

Andrea Caniato

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