Bologna – 24 febbraio. Sono passati due anni dall’inizio dall’invasione russa in Ucraina, una guerra, che ha avuto un altissimo tributo di sangue da entrambe le parti e che ha creato una divisione lacerante che rende sempre più profonda la distanza tra i popoli coinvolti.
La Parrocchia ucraina di San Michele di Bologna ha aderito convintamente alla manifestazione che si è tenuta nel pomeriggio di sabato 24 febbraio in Piazza Nettuno a Bologna, insieme ad altre realtà dell’immigrazione ucraina e con esponenti della vita sociale e politica bolognese. Due anni lunghi, sui quali grava anche il peso della stanchezza e della frustrazione di chi vede prolungarsi questa tragedia.
La parole di don Mykhaylo Boiko, parroco della comunità degli ucraini greco-cattolici sottolineano “Oggi dopo questi due anni, come popolo ucraino siamo usciti dalle nostre case. Siamo venuti qui in questa piazza per dare testimonianza che noi siamo vivi..Vogliamo ringraziare Dio che siamo vivi, e anche ringraziare tutti gli amici che in questo momento ci aiutano e stanno con noi. E andiamo avanti con la speranza: speranza in Dio, speranza in tutti quelli che vicini a noi.”
