Visita pastorale in zona Fossolo

Una visita per diventare veri fratelli

La fraternità, via maestra della nostra chiesa

Imparare a vivere la fraternità, a chiamarci fratelli, farne il segno distintivo della nostra chiesa, la via della pastorale e dell’annuncio; e aiutare in particolare i giovani a riscoprire la dimensione spirituale:

questi i temi di fondo della Visita pastorale dell’arcivescovo Zuppi nella Zona Fossolo.
Una visita fatta di numerosi incontri anche conviviali. Dall’assemblea di apertura: «Imparare a lavorare insieme, a servizio uno dell’altro, come membra dello stesso corpo, non è una questione di dovere ma di amore, aperti, con gioia, alle persone che vogliono collaborare con noi, aiutare le nostre comunità a non naufragare nell’individualismo»; alla Liturgia della Parola ispirata all’Ultima Cena, quando Gesù spezza il pane e lo benedice, assieme al calice del vino, e i discepoli se li passano da uno all’altro per mangiare lo stesso pane e bere lo stesso vino che sono il Corpo ed il Sangue di Gesù «offerti per voi»: un sacrificio non fine a se stesso, ma prova massima di amore. Fino alla solenne e gioiosa celebrazione dell’Eucaristia che ha chiuso la Visita pastorale.
Anche la Veglia di Preghiera curata dai giovani ha riflettuto sulla «Fratelli tutti» che, nata da un’intuizione di Papa Francesco, ha trasformato la prevalente visione della Chiesa da custode rigorosa della verità ad annunciatrice e testimone di fraternità e amicizia sociale. Questo è stato il tema conduttore dei numerosissimi incontri con le tante realtà delle parrocchie della Zona: dai volontari della Caritas, ai catechisti, impegnati in un servizio ecclesiale che si incrocia con la propria esperienza di vita, e ai genitori dei catechizzandi, ai gruppi delle parrocchie che accompagnano gli anziani in una particolare stagione della vita da valorizzare, ai fidanzati che si preparano al matrimonio, agli sposi ed ai giovani che pregano e cenano con l’Arcivescovo e lo interrogano sui temi problematici che riguardano il mondo giovanile. E poi l’incontro con i volontari dei servizi di Doposcuola e dei progetti collegati.

Alla presenza attiva nel territorio è stata ispirata la visita alle diverse strutture di ospitalità e assistenza operanti nel quartiere: dall’incontro con i migranti accolti nella parrocchia di Santa Maria Annunziata e con le ospiti del dormitorio Madre Teresa di Calcutta, alla visita a casa di Stefano Toschi, parrocchiano di Santa Maria Annunziata con tetraparesi spastica, che da anni nei libri che scrive e negli incontri nei quali viene invitato, racconta la sua vita in un’ottica di grande Grazia e pienezza spirituale. Dalla Casa di riposo «Villa Maria Vittoria» dove l’arrivo dell’arcivescovo ha illuminato gli occhi ed il cuore degli ospiti. alla visita alla Casa Rodari, struttura di accoglienza per persone disabili.

In tutti questi incontri il cardinale ha ricordato che ancora tanto si può fare per incontrare Gesù in queste situazioni e per camminare assieme a queste persone facendo esperienza.

Con la Presidente del Quartiere, in un incontro pubblico, l’arcivescovo Zuppi ha dialogato anche sui problemi dei giovani, della solitudine, degli anziani e della educazione alla pace: temi che riguardano la comunità in cui la Chiesa è inserita non come corpo separato, ma con la premura fraterna che rappresenta il messaggio centrale di questa Visita pastorale.

 

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