Martedì 9

«Noi giovani protagonisti», la conclusione del progetto

L'evento si è svolto all'Istituto «Belluzzi-Fioravanti» con la partecipazione dell'Arcivescovo

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L’iniziativa, dedicata a «cittadinanza e Costituzione», si è conclusa all’Istituto «Belluzzi-Fioravanti» con la partecipazione del Cardinale

«#Noi giovani protagonisti»

Con questa affermazione corale alle 12 di martedì 9 maggio presso l’Aula Magna dell’Istituto Belluzzi si è concluso il progetto “Giovani Protagonisti” che il Tavolo delle Dipendenze e l’Ufficio scolastico della Diocesi di Bologna hanno realizzanto in cinque scuole (nove classi) di Bologna e nel carcere minorile con patrocinio di Ufficio scolastico regionale, Comune di Bologna ed in collaborazione con Ceis, Giovanni XXIII, Open Group ed IPSSER.

Più di 160 giovani presenti delle quarte classi di ITIS Belluzzi, Istituto Majorana, Manzoni, Leonardo da Vinci, Salvemini accompagnati dai rispettivi insegnanti hanno raccontato quello che hanno realizzato (che si sono inventati) nelle 14 ore delle 33 curriculari di “cittadinanza e costituzione” messe a disposizione dalle scuole, guidati dagli operatori degli enti, in stretta interrelazione con i loro insegnanti e con responsabili di istituto.

Per attivarli è stato sufficiente porsi in un atteggiamento di ascolto indicando loro qualche ambito di intervento (sostenibilità ambientale, cultura digitale e rapporto con la diversità/disabilità) cui poter proporre progettazioni concrete ed operative attuate con metodo partecipato e collaborativo.

Che dire … i ragazzi sono molto più avanti di quello che ci si aspetta, basta dare opportunità e spazio al loro protagonismo, alla loro creatività così che possano mettere in luce sensibilità e idee certamente di grande spunto per il mondo degli adulti e la collettività tutta.

Gli esiti delle attività sono stati molteplici e hanno spaziato nei diversi settori di interesse. Dalla proposta degli erogatori di acqua all’interno della scuola, al questionario per  la costruzione di un progetto di affiancamento con un maggior utilizzo dello Sportello di ascolto, all’approfondimento della conoscenza delle realtà di volontariato per favorirne la diffusione. E poi il grande lavoro sulla presa d’atto delle differenze e la loro valorizzazione, la proposta alla dirigenza scolastica di gestire le assemblee di Istituto come anche gli eventi di festeggiamento di fine anno o l’indicazione di organizzare maggiori spazi di incontro per le esigenze particolari di alcune classi come quelle del liceo sportivo per finire con una canzone sull’amicizia per ragazzi con culture, lingue e storie molto diverse.

Nel presentare gli esiti del loro lavoro i ragazzi non hanno mancato di sottolineare la condizione particolarmente favorevole generata dal metodo di lavoro degli educatori proprio perché, oltre che sentirsi  ascoltati, hanno vissuto il beneficio dello spazio dato al lavoro di gruppo sulla classe che ha molto favorito la relazione e la conoscenza tra di loro.

Opportunità di ascolto molto gradita anche per gli ospiti al Tavolo dei relatori che hanno parlato dopo gli interventi dei ragazzi.

Il Dottor Versari ha messo in evidenza il valore della relazione sostenuta dalla curiosità per la conoscenza delle storie di vita di ciascuno, l’Assessore Ara ha invitato i ragazzi a farsi presenti “prendendosi la scena” sostenuti dalla speranza che le cose possono cambiare, Don Massimo Ruggiano ha riacceso l’interesse sulle valore delle diverse appartenenze culturali e i diversi puti di vista mentre Don Stefano Zangarini ha riconosciuto l’esperienza di Giovani Protagonisti come passaggio importante del cammino Sinodale che la Diocesi e la Chiesa tutta stanno portando avanti alla ricerca di un nuovo linguaggio e nuove abitudini.

Il Cardinal Zuppi ha fermato lo sguardo su tre temi toccati dal lavoro dei ragazzi: protagonismo, diversità conoscenza. Importanza del protagonismo per costruire sé stessi, protagonisti si è ascoltando gli altri e anche quando si chiede aiuto; diversità come valore da riconoscere per poter scoprire le cose belle degli altri e infine la conoscenza generata dall’ascolto come opportunità di dare risposte ma anche per dare maggiori opportunità alla nostra capacità di relazione e quindi anche al nostro protagonismo.

IPSSER infine ha presentato i risultati finali del progetto, elaborati dai questionari compilati dai ragazzi stessi. Da questi emerge la positività dell’esperienza progettuale, soprattutto perché i ragazzi hanno avuto modo di essere ascoltati senza essere giudicati, i loro interessi sono stati considerati ed hanno realizzato qualcosa di concreto.

La proposta finale di Silvia Cocchi, responsabile dell’Ufficio scuola diocesano che ha moderato l’incontro, è stata l’ovazione corale di tutti i ragazzi come segno di condivisione, come l’abbraccio che ci tiene insieme per andare avanti costruendo percorsi ed opportunità.

E infine un grazie all’Istituto Belluzzi, al Dirigente Vincenzo Manganaro e alla prof.ssa Maria Letizia Cotti che ci hanno ospitato.

Teresa Marzocchi

Tavolo dipendenze Chiesa di Bologna

Per saperne di più: giovaniprotagonisti@chiesadibologna.it

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