Giornata del migrante e del rifugiato

Costruire insieme il futuro con migranti e rifugiati

Il ricco programma diocesano per la giornata mondiale dedicata ai migranti e rifugiati

BOLOGNA – Domenica 25 settembre, in occasione della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, una serie di eventi animerà la città di Bologna. La Chiesa celebra questa ricorrenza dal 1914.

Ogni anno viene celebrata l’ultima domenica di settembre (nel 2022 cade domenica 25). Si tratta di un’opportunità per aumentare la consapevolezza sulle opportunità offerte dalla migrazione e pregare per loro mentre affrontano molte sfide.

Il titolo scelto dal Santo Padre per il suo messaggio annuale è «Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati». E su questo invito di Francesco nasce la serie di eventi, dal 22 al 25 settembre, organizzata dalla Comunità Missionaria di Villaregia e dai Laici Missionari Comboniani, in collaborazione con altre associazioni del territorio e con il patrocinio dell’Ufficio Diocesano Migrantes della Chiesa di Bologna.

Il programma

Giovedì 22 settembre, alle ore 19.00, presso la parrocchia di San Donnino ci sarà la messa, con adorazione eucaristica, animata dalla Comunità Missionaria di Villaregia.

Venerdì 23, a partire dalle 19.30 presso la parrocchia di San Bartolomeo della Beverara, vivremo una serata di fraternità con degustazioni, musica e testimonianze per sensibilizzare su alcuni aspetti del messaggio di Papa Francesco: il bisogno di giustizia, la figura dei migranti come ricchezza dal punto di vista umano, spirituale e economico.

Sabato 24 settembre, alle 21, nella stessa parrocchia, ci sarà invece una veglia di preghiera presieduta da Mons. Juan Andrés Caniato e animata da comunità cristiane cattoliche di diversa provenienza perché insieme – italiani e stranieri – siamo chiamati a costruire un futuro nuovo.

Infine, domenica 25 settembre, presso la parrocchia di San Vincenzo de’ Paoli, sarà allestita la mostra «Oltre i muri». L’esposizione fotografica racconta le barriere costruite nel mondo che, unite alle recinzioni in filo spinato, circondano il pianeta in un abbraccio escludente fra chi è dentro e chi è fuori e si traducono anche in muri invisibili presenti in noi e capaci di separarci gli uni dagli altri.

L’obiettivo delle associazioni coinvolte è quello di accendere i riflettori sul fatto che la multiculturalità del contesto in cui viviamo è un dato di fatto, di cui tutti possiamo fare esperienza quotidiana e, se vogliamo darci un futuro, abbiamo bisogno di credere nella fraternità, nella collaborazione, nella fiducia reciproca, nel rispetto e nella gioia di camminare insieme.

Roberto Battistin Comunità missionaria di Villaregia

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