Martedì 30 aprile alle 9 l’inaugurazione dell’immagine restaurata con il cardinale Zuppi.
Al via per il quarto anno «P’Arte la Run», iniziativa promossa dall’associazione Via Mater Dei e progetto gemello della «Run for Mary», la passeggiata non competitiva organizzata dall’Ufficio Sport della Chiesa di Bologna che accompagna la discesa in città della Madonna di San Luca.
È proprio sotto i portici, infatti, che si affacciano tante immagini votive, piccole opere d’arte, bassorilievi, nicchie e affreschi. Molti sono ex voto di committenti senza nome, che però testimoniano l’affetto sempre vivo dei bolognesi verso la Madonna. Da quattro anni, l’iniziativa «P’Arte la Run» promuove il restauro di una di queste edicole votive, coinvolgendo cittadinanza e istituzioni, per restituire alla collettività un tassello della storia della devozione mariana della città.
«Sono più di 300 le icone della devozione popolare situate sotto i portici e agli angoli dei palazzi – spiega don Massimo Vacchetti, direttore dell’Ufficio diocesano Turismo, Sport e Tempo libero –. Si tratta di immagini sacre per lo più nascoste da decenni di sporcizia e incuria. “P’Arte la Run” è il progetto che mira a restaurare, ogni anno, una di queste edicole. È un progetto artistico, religioso e civile perché mira a restituire bellezza, senso del sacro e cura di un frammento di città. L’iniziativa è frutto del contributo di Fondazione Carisbo, Emilbanca, Fondazione Petroniana, Assopetroni, Confcommercio Bologna, Foiatonda, Petroniana Viaggi, Istituto “Carducci, Fortuzzi, Rolandino” e Ufficio diocesano per la Pastorale scolastica oltre al Patrocinio del Quartiere Santo Stefano».
L’edicola scelta per l’edizione 2024 è l’immagine della Madonna della Verecondia, sita in via Santo Stefano 93 (angolo via Fondazza), è stata inaugurata martedì 30 aprile alle 9 alla presenza delll’arcivescovo Matteo Zuppi. L’icona, datata 1890, rappresenta il Bambino Gesù in braccio alla Madonna. «Pur essendo un dipinto murale, non si tratta di un affresco ma di un dipinto ad olio – racconta Carlotta Scardovi, restauratrice del laboratorio Sos Art Srl, che ha curato il progetto – che probabilmente faceva parte di una più antica raffigurazione, di maggiori dimensioni».
Un esempio di arte devozionale di strada, che richiede comunque grande attenzione nel momento del restauro. Un intervento articolato e complesso, spiega Scardovi: «Lo stato di conservazione era pessimo: alcuni distacchi di intonaco, dovuti a crepe di assestamento, erano già stati parzialmente ripristinati, ma con materiali non idonei. Dopo averli rimossi, abbiamo consolidato l’intonaco originale e, grazie a una ripulitura della superficie da polvere e depositi di idrocarburi, siamo riusciti a rendere visibili alcuni dettagli, come la firma e la data». Minimi gli interventi pittorici, per lo più ad acquarello, per consentire un’omogeneità di lettura».
Quest’anno, il progetto ha visto il coinvolgimento di alcune classi della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo scuole Carducci, Rolandino e Fortuzzi. «I bambini hanno svolto alcune visite guidate all’inizio e a metà dell’intervento di restauro – prosegue Scardovi – e abbiamo mostrato loro la tecnica dell’affresco. Poi hanno proseguito insieme alle loro maestre con lavori in classe a carattere multidisciplinare. Abbiamo raccolto molto entusiasmo!».
Qui l’articolo sulla «Run for Mary! 2024