Dal 7 al 10 marzo

L’Arcivescovo in Visita al Fossolo, la cronaca

L'incontro del Cardinale con la comunità a nord della Via Emilia

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Il Cardinale ha incontrato le parrocchie, i sacerdoti, i diaconi, i religiosi, gli operatori pastorali e tutte le comunità presenti sul territorio

«In loco Fossuli»: così secondo alcune testimonianze antiche si identifica il luogo nel quale per la prima volta il Vangelo venne annunciato nel territorio bolognese, addirittura ai tempi di Sant’Apollinare di Ravenna.

Ed è proprio alla Zona pastorale Fossolo, a nord della Via Emilia Levante, che il cardinale Zuppi ha dedicato la sua recente Visita.

La Zona, che oggi riunisce oltre 16.000 abitanti, comprende la parrocchia di Santa Maria Annunziata di Fossolo, guidata da don Stefano Culiersi una delle più antiche della città, consacrata il 31 gennaio 1122. Il piccolo edificio è affiancato da un più ampio oratorio per le celebrazioni comunitarie.

Eretta invece dal Cardinale Antonio Poma nel ’75, la parrocchia del Corpus Domini, retta da don Stefano Zangarini, venne affidata inizialmente ai Carmelitani Scalzi che vi tennero anche la comunità del noviziato. L’imponente Chiesa attuale è stata costruita nel 2009.

Anche la Parrocchia di Nostra Signora della Fiducia, guidata da don Francesco Pieri, sorta alla fine degli anni ’50 nel Villaggio delle Due Madonne, era stata affidata alla sua nascita ad un istituto religioso, gli Oblati di Maria Immacolata. Il titolo della Fiducia era molto caro al Cardinale Lercaro. A un passo dalla tangenziale e ben servita dai mezzi pubblici, il territorio ha due centri commerciali vicini, che si chiamano Fossolo 1 e Fossolo 2. Poca fantasia e molta sostanza. Una zona residenziale che cerca di essere un modello, con una buona dose di verde, tra gli ampi stradoni. Dati alla mano, è una delle zone più sicure della città.

Negli anni il Fossolo si è dotato di un buon numero di servizi, che si rivolgono ai bambini e agli anziani. Ha una buona offerta scolastica, dai posti nido in avanti, ma anche qui si avvertono gli effetti della crisi demografica.

Tre parrocchie dunque, comunità vitali, in un territorio omogeneo ma segnate per decenni da storie differenti e parallele, che oggi hanno colto nella visita del pastore diocesano l’opportunità per imparare a pensarsi insieme. Anzitutto con un percorso condiviso di ascolto della Parola di Dio che da mesi accomuna le tre comunità.

Le giornate della visita sono state scandite dalla celebrazione della Messa, dalla preghiera liturgica nelle tre Chiese e da numerosi incontri: gli operatori della carità, il consultorio matrimoniale, la scuola dell’infanzia Corpus Domini, ma anche i bambini all’uscita delle scuole, le strutture di accoglienza, gli operatori del mondo giovanile, gli operatori dell’accoglienza ai migranti, la casa Madre Teresa per le donne senza fissa dimora, la fraternità Frate Jacopa, i consigli per gli affari economici, gli amministratori pubblici del territorio, i catechisti, gli educatori, i capi scout, i ragazzi del catechismo con le loro famiglie, i gruppi giovanili, fino alla celebrazione condivisa dell’Eucaristia domenicale nell’ampia Chiesa del Corpus Domini.

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