Nel parco del Seminario

L’ultimo saluto a mons. Lino Goriup

“Era capace di parlare con tutti e di trovarsi a suo agio con storie e sensibilità diverse perché aveva Cristo nel cuore".

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BOLOGNA: Una folta partecipazione di sacerdoti e di fedeli ha accompagnato la celebrazione esequiale di mons. Lino Goriup, (55 anni), parroco a Santa Caterina di Strada Maggiore, deceduto improvvisamente giovedì scorso.

La celebrazione, presieduta dal Cardinale Arcivescovo, ha avuto luogo lunedì 29 giugno 2020 nel parco del Seminario Arcivescovile, per le esigenze del distanziamento sociale. Nell’omelia il Cardinale ha ricordato le numerose realtà ecclesiali che don Lino ha incrociato nella sua vita, in particolare l’associazione “Partecipa anche tu” per l’animazione missionaria.

Lino era nato a Monfalcone: la sua era una famiglia di esuli istriani e alla comunità dalmata di Bologna aveva sempre riservato un supporto spirituale.

Trasferitosi da bambino nella nostra città, aveva conseguito la maturità al San Luigi e frequentato il seminario regionale, laureandosi anche in filosofia nell’ateneo bolognese. Ordinato prete nel ’92 dal Cardinale Biffi, si laureò in teologia nel ’96 a Roma. Ha servito come vice-parroco le parrocchie di Sant’Egidio e di Casteldebole ed era assistente dal ’99 dell’unione cattolica insegnanti medi.

Nel 2000 la nomina alla guida del Seminario Regionale e anche l’inizio del suo servizio di docente presso la Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna, divenendo anche canonico teologo del Capitolo Metropolitano. Nominato Vicario Episcopale per la Cultura e la Comunicazione e successivamente per la Cultura, l’Università e la Scuola, nel 2009 era stato nominato parroco di Santa Caterina e dal 2018 anche moderatore della zona pastorale Santo Stefano del Centro storico.

Il Cardinale ha ricordato la fede profonda e indiscussa di Lino, ereditata dalla sua famiglia e dalla vicenda, fiera e dolorosa, degli istriani. “Era capace di parlare con tutti e di trovarsi a suo agio con storie e sensibilità diverse perché aveva Cristo nel cuore. Sempre con gentilezza e col sorriso”.

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