L'intervista

Tarquinio: «Una fraternità che ci impegna»

Guerra, pandemia e l'attuale situazione mondiale

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Giovedì 9 giugno il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, è intervenuto all’Assemblea diocesana. A margine dell’incontro è stato intervistato da Alessandro Rondoni, direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Bologna e della Ceer.

Direttore, veniamo dalla pandemia e ora la guerra. Qual è la situazione?

Siamo messi come quelli che stanno per un’erta piuttosto ripida e dobbiamo risalire. E per farlo bisogna essere in cordata. Molti ora lo stanno capendo. Il Papa ha spiegato dall’inizio che bisogna farlo insieme, perché nessuno si salva da solo. Questo vale per il Paese, per il mondo produttivo, la scuola, la Chiesa. Vale per tutti noi, per le nostre famiglie. Credo sia una cosa dura e bella, come tutte le prove che hanno un orizzonte. Dobbiamo mantenerlo fisso anche se ora si fa fatica.

È tempo di guerra. Non eravamo abituati. “Avvenire” sta prendendo posizioni nette, seguendo quello che dice il Papa. Qual è il punto?

Non vorrei che ci abituassimo all’idea che l’unico modo per risolvere le questioni degli uomini e delle donne sulla faccia della terra sia quello di “darcele di santa ragione” con tutte le armi e i mezzi disponibili. Purtroppo c’è questa logica “diabolica”, che ormai si è insediata nella testa della gente. Non è una verità, è una grande menzogna che la guerra sia lo strumento per la risoluzione dei conflitti. Viviamo in un Paese che l’ha scritto persino nella Costituzione. Da italiani ci saremmo dovuti inorgoglire del fatto che il Santo Padre l’abbia citata dalla finestra dalla quale si affaccia ogni domenica per parlare al mondo e dirci cose alte. Ha citato la nostra Costituzione che ripudia la guerra come strumento per risolvere le questioni internazionali. Questo non vuol dire rassegnarsi all’idea che i più potenti abbiano ragione, significa pensare che c’è un altro modo per resistere, che non è quello di ammazzare la gente. I cristiani lo sanno da sempre. Il Papa lo ha ripetuto a tutti. Chi vuole capire intenda, intanto stanno massacrando la vita della gente e il futuro dei nostri figli.

 

L’intervista completa è disponibile su Bologna Sette del 12 giugno.

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