Il secondo dialogo dell’Arcivescovo e di don Verdi si svolgerà insieme a Francesco Guccini alle ore 21 sul tema «Memoria»
Una serata dalle mille suggestioni poetiche, musicali, visive e sonore.
Questo il debutto, lunedì scorso, di «Un alfabeto per l’umano» l’iniziativa promossa dalla Fraternità di Romena e dall’Arcidiocesi di Bologna insieme alla Basilica di Santo Stefano il cui chiostro ha ospitato l’evento composto dall’alternarsi delle canzoni di Niccolò Fabi, letture, video, dialoghi con l’arcivescovo Matteo Zuppi e don Luigi Verdi, fondatore della Fraternità di Romena.
Al centro della serata, condotta dal giornalista Massimo Orlandini e animata dalla voce e dalla chitarra di Bruno Orioli, i verbi «Perdere» e «Trovare».
«Chi non perde la propria vita, allora non la troverà. Questo ci insegna il Signore – ha affermato il Cardinale Arcivescovo a margine della serata -. L’idea predominante oggi che solo prendendo e tenendo per noi staremo bene, alla fine provoca solo tanta sofferenza. La musica è tanta parte del cuore dell’uomo , non solo perché riesce a toccare le corde più importanti e profonde dell’essere umano, ma anche perché riesce ad esprime concetti altrimenti difficile da comunicare. Nel cristianesimo uno perde perché regala, perché dona o perché ama. Infatti chi vuole bene al prossimo di solito dona quello che ha, invece di tenerlo per sé».
Il secondo appuntamento con «Un alfabeto per l’umano» si svolgerà giovedì 6 luglio, ancora alle 21 nel chiostro del Complesso di Santo Stefano. A dibattere sul tema «Memoria» saranno il cardinale arcivescovo Matteo Zuppi e il fondatore della Fraternità di Romena, don Luigi Verdi, insieme al cantautore bolognese Francesco Guccini.
La versione integrale dell’articolo sarà disponibile sul numero di domenica 25 giugno di Bologna Sette