Domenica 20 agosto

L’Arcivescovo all’inaugurazione del Meeting di Rimini

Il cardinale Zuppi ha presieduto la Messa d'apertura e ha partecipato al primo dibattito

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Il Cardinale ha celebrato la Messa d’apertura e, nel pomeriggio, ha partecipato al primo dibattito su «Fratelli tutti»

Il testo integrale sarà disponibile nel numero di domenica 3 settembre di Bologna Sette.

di Chiara Unguendoli

«Quanto bisogno c’è di un mondo che diventi amico e in cui ognuno possa essere amico, costruendo comunione per l’intera famiglia umana». Così il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei ha commentato il titolo del Meeting di Rimini di quest’anno: «L’esistenza umana è un’amicizia inesauribile». Lo ha fatto nell’omelia della Messa di apertura del Meeting stesso, che ha celebrato domenica 20 agosto assieme al vescovio di Rimini, monsignor Nicolò Anselmi.

«Certo – ha proseguito – il sogno di un’amicizia di tutti i popoli si scontra con la tentazione di restare ripiegati in sé stessi o, peggio, di alzare nuove frontiere, con antagonismi e polarizzazioni che perdono l’insieme, con pregiudizi resistenti e amplificati dal digitale, con razzismi e intolleranze mai innocui e inerti perché sempre avvelenano e armano menti, cuori e mani».

Nel pomeriggio, il Cardinale ha partecipato ad un dibattito sul tema «Fratelli tutti: testimonianze di un’amicizia operativa sulle orme di Papa Francesco», moderato da Bernhard Scholz, presidente Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli ETS e a cui hanno partecipato Alberto Bonfanti, presidente Portofranco; Vittorio Bosio, presidente Centro sportivo italiano (Csi); Regina De Albertis, direttore tecnico e consigliere delegato Borio Mangiarotti S.p.A., Presidente Assimpredil Ance Milano e Dario Odifreddi, presidente Piazza dei Mestieri e Consorzio Scuole Lavoro.

Tutti i relatori hanno raccontato come l’amicizia «operativa» abbia generato e continui a generare esperienze ed imprese al servizio della persona. E alla fine, rispondendo ad una domanda di Scholz sulla missione di pace affidatagli da papa Francesco, ha sottolineato che essa «nasce dallo “struggimento” del Papa per la pace, che dobbiamo condividere». E ha concluso dicendo: «Vivo questa missione con grande consapevolezza, sapendo che al centro c’è la questione umanitaria».

Credit_photo: Meeting Rimini

Leggi l’omelia integrale dell’Arcivescovo alla Messa di apertura del Meeting

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