Fiorita

L’Arcivescovo: «Maria disarmi i cuori»

La preghiera del cardinale Zuppi ai piedi della statua della Madonna in Piazza Malpighi

Nella solennità dell’Immacolata il Cardinale ha celebrato la Messa alle 11.30 in San Petronio e alle 16 ha pregato alla «Fiorita» in Piazza Malpighi

Una preghiera per la pace nel mondo e il ricordo per tutte le donne uccise, da Giulia Cecchettin alla bolognese Alessandra Matteuzzi. Sotto la statua della Madonna disegnata da Guido Reni in piazza Malpighi, venerdì pomeriggio, l’Arcivescovo ha portato la sua speciale richiesta alla Fiorita, il tradizionale omaggio floreale a Maria.

Numerose associazioni, movimenti, parrocchie e tante piccole e grandi realtà non hanno voluto mancare all’appuntamento nonostante il tempo piovoso e freddo. Era presente anche il sindaco Matteo Lepore e altre autorità civili e religiose. «L’Oriente e l’Occidente costruiscano ponti e Gerusalemme sia città della pace per tutti e dall’Ucraina a tutto il mondo venga presto il Natale della pace». Così ha detto il cardinale Matteo Zuppi nella sua preghiera dopo che i Vigili del fuoco, con l’aiuto di un’alta scala, hanno deposto tra le mani della statua un mazzo di fiori.

«Madre di Dio – ha aggiunto ancora – e Madre di questa nostra umanità trafitta da tante spade. Ci travolge una tempesta terribile e “la pioggia di dolore sembra non finire mai”. Sono le parole del papà di Giulia: “La pioggia di dolore sembra non fine mai” e bagna i cuori e le terre, compresa la tua. Maria resta con chi è crocifisso nell’anima e nel corpo, con chi è colpito dalle mani di un fratello che vede nell’altro solo un nemico. Insegnaci a stare vicino a chi è scartato dall’individualismo che consuma la vita ma non la genera, che ruba ciò che è prezioso e ci riempie di quello che è vano».

Poi un’invocazione a Maria, beata perché ha creduto nell’adempimento della Parola, perché ci aiuti a vivere la beatitudine di coloro che non vedono eppure credono. «Benedetta tra le donne – ha detto – sii al fianco di tutte per disarmare i cuori violenti, per proteggerle e perché nessuna donna sia uccisa. Madre dei poveri e consolatrice degli afflitti ottieni dal padre la conversione dei cuori e delle mani perché sappiamo amare e non possedere. Siano colmati di beni gli affamati e saziati gli assetati di giustizia. Sposa promessa rendici capaci di promettere amore e mantenere le promesse».

«Tu dall’alto di questa Piazza veglia sul nostro cammino – ha concluso l’Arcivescovo -. Orientaci nei tanti incroci complicati della vita che spesso ci mettono paura. Dona guarigione e compagnia a chi è malato. Donaci di amare la tua Chiesa, nonostante il nostro peccato, perché madre di comunione e misericordia infinita. Oggi con te vediamo il tuo Figlio e oggi viviamo il suo amore che sarà gioia piena in cielo e che è già gioia piena in terra. Ci rallegriamo con te Maria».

Il testo integrale della Preghiera dell’Arcivescovo alla Fiorita.

Il testo integrale dell’omelia dell’Arcivescovo della Messa celebrata la mattina dell’Immacolata in San Petronio

La galleria fotografica a cura di Antonio Minnicelli ed Elisa Bragaglia

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