Lunedì 2 ottobre

L’inaugurazione della mostra dedicata al giudice e Beato Rosario Livatino

L'evento dal titolo «Sub tutela Dei» si aprirà alle ore 16.30 con un convegno alla Corte d'Appello

L’evento, dal titolo «Sub tutela Dei» sarà inaugurato nei locali della Corte d’Appello con un convegno alle ore 16.30

Lunedì 2 ottobre, alle ore 16.30 nella Sala «Bachelet» della Corte d’Appello (piazza dei Tribunali, 4) vi sarà l’inaugurazione della mostra «Sub tutela Dei» dedicata al giudice e Beato Rosario Livatino, realizzata da Rimini Meeting 2022. Seguirà il convegno sulla figura del giudice Livatino. L’evento è proposto dall’Unione Giuristi Cattolici Italiani e patrocinata da Arcidiocesi e Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Ordine degli Avvocati di Bologna, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e Associazione emiliano romagnola Centri autonomi di formazione professionale. All’inaugurazione porteranno il saluto Oliviero Drigani, Presidente della Corte d’Appello, Donatella Di Fiore, comitato organizzativo della mostra, Giuseppe Colonna, Presidente UGC Bologna ed Ex Presidente della Corte d’Appello. Interverranno: don Luigi Ciotti, fondatore e presidente di Libera, Michele Emiliano, presidente della regione Puglia e collega di Rosario Livatino ad Agrigento, Ignazio De Francisci, ex Procuratore della Repubblica di Agrigento, Salvatore Insenga, cugino di Rosario Livatino, Carlo Tremolada, avvocato e curatore della mostra. È stato invitato anche il cardinale Matteo Zuppi. Sede della mostra: Piazza dei Tribunali, 4; orari: 9, 10.30, 12, 14.30, 16 (guidata e solo su prenotazione a info@mostralivatinobologna.it). «La mostra – spiegano i promotori -, che sarà visitabile presso la Corte d’Appello di Bologna dal 3 al 14 ottobre, è rivolta alla società civile e si propone come iniziativa culturale dedicata a tutti, ma soprattutto agli studenti universitari, delle superiori e della formazione professionale, per far conoscere ai giovani le storie di vita di Livatino, per renderli consapevoli di come ogni persona debba considerarsi chiamata in causa, in ogni luogo e tempo, contro l’ingiustizia». Sarà possibile seguire l’inaugurazione anche in streaming sul canale Youtube

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Credit_photo: Vatican News

Sul numero di Bologna Sette di domenica 24 settembre è stato ospitato un contributo di Bruna Capparelli che riportiamo integralmente:

Con l’adesione della Corte d’Appello di Bologna, la promozione dell’Unione Giuristi Cattolici di Bologna, e il patrocino, tra gli altri, dell’Arci- diocesi di Bologna, della Regio- ne Emilia-Romagna, del Comune e della Città Metropolitana di Bologna, della Fondazione Carisbo e dell’Associazione Aeca, lunedì 2 ottobre, alle ore 16, nell’aula Bachelet della Corte d’Appello di Bologna, si inaugurerà – con un convegno – la mostra dedicata al giudice Rosario Livatino, ucciso dalla mafia a 37 anni, dal titolo «Sub custodia Dei» che sarà visitabile su prenotazione dal 3 al 14 ottobre.

I saluti di indirizzo saranno di Oliviero Drigani, Presidente della Corte d’Appello di Bologna; Donatella Di Fiore, capofila del comitato organizzativo della mostra bolognese dedicata a Livatino, già Presidente di Sezione presso la Corte d’Appello di Bologna e Giuseppe Colonna, Presidente dell’Unione Giuristi Cattolici locale, già Presidente della Corte d’Appello di Bologna. Tra i relatori Salvatore Insenga, cugino di Rosario Livatino; Ignazio De Francisci, il più giovane collaboratore di Falcone e Borsellino nel pool antimafia, poi procuratore della Repubblica di Agrigento, quindi avvocato Generale a Palermo e infine Procuratore Generale a Bologna; don Luigi Ciotti, fondatore e Presidente di Libera, associazione in prima linea nel contrasto alle mafie; Michele Emiliano, Presidente Regione Puglia e allora accolto da Rosario Livatino quando, uditore, prendeva possesso delle funzioni di Pm presso il Tribunale di Agrigento, dove hanno poi lavorato insieme per alcuni anni; Carlo Tremolada, uno dei curatori della mostra, che racconterà perché alcuni avvocati hanno deciso di dedicarsi con tenacia per dare risalto alla figura di un magistrato e Luigi d’Angelo, collega di Rosario Livatino presso il Tribunale di Agrigento – sezione misure di prevenzione – nell’anno precedente alla sua morte.

La mostra, che sarà visitabile presso la Corte d’Appello di Bologna dal 3 al 14 ottobre, è rivolta alla società civile e si propone come iniziativa culturale dedicata a tutti, ma soprattutto agli studenti universitari, delle superiori e della formazione professionale, per far conoscere ai giovani le storie di vita di Livatino, per renderli consapevoli di come ogni persona debba considerarsi chiamata in causa, in ogni luogo e tempo, contro l’ingiustizia. L’idea nasce dalla volontà di alcuni magistrati ed ex magistrati del distretto di rendere omaggio alla figura di Livatino, il quale sapeva che, solo grazie all’esempio, ai giovani poteva essere prospettata una vita diversa.

L’esposizione, titlotala «Sub Tutela Dei», duplica un motto che Livatino aveva fatto proprio e che riproduceva spesso nei suoi diari usando l’acronimo Std, quasi a voler sottrarre consenso ai «padrini» della terra e indirizzarlo al Padre celeste, tanto che la sigla, dopo l’omicidio, fu oggetto di accertamenti, prima di scoprirne il significato. D’altra parte, il giovane magistrato non ha mai fatto mistero del suo credo religioso, sul quale si è formato.

Per questo motivo, dunque, la manifestazione dedica spazio anche al- la sfera spirituale di Livatino, la cui omissione avrebbe certamente rappresentato una menomazione della sua persona. La mostra invita a ricordare tutte le persone che hanno difeso la vita umana e la sua dignità in situazioni drammatiche: chi si oppone al male e fa il bene. Livatino è certamente tra i più giovani: il giudice ragazzino, appunto, che, pur non avendo minor valore dei colleghi giganti che hanno dato la vita per la verità, può essere – proprio per la giovane età – più vicino alle nuove generazioni, come esempio raggiungibile di coerenza ai propri valori.

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