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Parla il direttore della Caritas

Decreto Rilancio sui migranti: buono ma «zoppo»

«In Italia la storia delle leggi per e sui migranti è piena di toppe e falle e mai si è riusciti a promulgarne una organica»

BOLOGNA – «Non si è riusciti ancora a promulgare una legge organica, ben strutturata e tesa a includere e riconoscere l’individuo con la sua dignità». E’ il giudizio di don Matteo Prosperini, direttore della Caritas diocesana di Bologna, a proposito del tema dei migranti nell’ultimo decreto governativo sul «rilancio» del nostro paese nell’emergenza Coronavirus.

Appuntamento quotidiano con il mondo esterno

Una radio «amica» dei detenuti

È previsto l’intervento settimanale dell’arcivescovo Zuppi e di rappresentanti del mondo islamico

BOLOGNA – «Grazie alla cara vecchia radio, un programma per il carcere e non solo!». Si presenta così la rubrica radiofonica «quasi quotidiana» (dal lunedì al venerdì) che si rivolge anzitutto alle persone detenute nella Casa circondariale «Rocco D’Amato» (Dozza).

Fu vescovo di Rimini dall'89 al 2007

Si è spento monsignor Mariano De Nicolò

RIMINI – Se n’é andato nel giorno del Sabato Santo il vescovo emerito della cittadina Romagnola, a 88 anni, dopo una lunga malattia. Per quasi vent’anni don Mariano fu Cerimoniere di tre Papi – Paolo VI, Luciani e Giovanni Paolo II – dal 1967 all’84. Dopo un quinquennio al Pontificio Consiglio per l’interpretazione dei Testi Legislativi, fu nominato vescovo Rimini e San Marino – Montefeltro.

Dal sito Re-blog.it

L’intervista al card. Matteo Zuppi

«Una volta usciti dall’emergenza dovremo dimostrare di essere cambiati dentro»

Riprendiamo dal sito Re-blog.it l’intervista all’arcivescovo Matteo Zuppi che racconta il percorso quaresimale della diocesi e l’impegno della Chiesa nell’affrontare tutte le povertà, anche quelle emerse a causa del diffondersi del Covid-19.

Anche la grande opera Settecentesca si è dovuta fermare

Quell’orologio muto a San Petronio

BOLOGNA – Qualche decennio prima della venuta dei Francesi, a Bologna si cominciò ad ipotizzare il passaggio a un sistema più moderno nella misurazione del tempo, tanto che il Primicerio della Basilica di San Petronio, monsignorFrancesco Zambeccari, commissionò nel 1758 a Domenico Maria Fornasini – uno dei più valenti orologiai della città – una macchina del Tempo dotata di due quadranti: uno all’Italiana, l’altro alla Francese. Ne risultò un Orologio a doppio quadrante dotato inoltre di sistema a Tempo Medio e Vero, unico al mondo.